I consigli della psicologa: «Mai mentire e non minimizzare la paura». E il pediatra dovrebbe coinvolgere il bimbo nella visita.
«No, dal dottore non ci vado». La frase è un classico in bocca a tantissimi bambini. Che si tratti di una visita dal pediatra, di un controllo dal dentista o di una vaccinazione il risultato non cambia, i nostri figli spesso sono intimoriti anche solo all’idea di trovarsi faccia a faccia con un medico. Come comportarsi? «La prima mossa, quella forse più laboriosa, è fare un check up delle nostre paure. Spesso noi per primi abbiamo timore del camice bianco e rischiamo di influenzare i piccoli pazienti» spiega Stefania Andreoli, psicologa e psicoterapeuta consulente di Fattore Famiglia. «L’importante poi è non minimizzare perché si rischia solo di farli sentire inadeguati. Bisogna invece dare il giusto peso alle loro richieste di rassicurazioni. Altra regola, non mentire. Mai dire: “La vaccinazione non ti farà niente”, ma piuttosto trovare le parole giuste – a seconda dell’età – affrontando insieme a la paura. Ad esempio, nel caso di una puntura optare per una frase tipo: “Sentirai un piccolo pizzicotto, ma passerà presto”». E andare così avanti rispondendo ai dubbi e cercando il più possibile di anticiparli.
I CONSIGLI – «E’ fondamentale spiegare al bambino cosa farà il medico che lo sta per visitare. E mai metterlo di fronte al fatto compiuto tenendo nascosta la visita, o addirittura mentendogli dicendo di andare in un posto che a lui piace, e svelando che si è dal dottore solo prima di varcare la soglia. In questo modo lui non si fiderà di noi e faremo fatica a tenerlo tranquillo. Dobbiamo, invece, porci con nostro figlio in una posizione di ascolto empatico, parlandogli in modo semplice, senza confonderlo», aggiunge Andreoli. «A volte può essere utile creare un rituale affettivo, come una sosta al parco o sottolineare che quello della visita è anche un momento per stare insieme, dedicato solo a lui. Oppure fare con i bambini “delle prove” a casa utilizzando un pupazzo amico: imitando i gesti che verranno riproposti durante la visita, così da metterlo a proprio agio».
LA DOTTORESSA PELUCHE – Un po’ come fa Dottoressa Peluche nella serie trasmessa da Disney Junior che ha ispirato il sondaggio «Chi ha paura del dottore?», un’indagine svolta su un campione di 150 genitori con bimbi tra 0 e 6 anni. «Lei è bravissima, la sento un po’ come una collega. Quando si prende cura dei suoi giocattoli e li guarisce trasmette ai bambini il messaggio di quanto sia importante prendersi carico del benessere altrui. E anche del proprio. Per indicare le patologie di cui soffrono i suoi compagni di gioco attinge alla fantasia placandone così timori e lavorando non sul paziente, ma insieme al paziente» aggiunge la psicologa che ha analizzato i dati del sondaggio. «Guardando i risultati mi ha stupito positivamente il fatto che solo il 10% dei piccoli, a detta di mamma e papà, ha paura del dentista e che oltre il 70% dei genitori intervistati dice di avere completa fiducia nei professionisti che si occupano dei loro figli. Inoltre, cosa curiosa, la metà dei bambini ha chiesto in regalo un kit da dottore completo di camice e stetoscopio».
IL RAPPORTO DI FIDUCIA – I medici e i loro piccoli pazienti sono così due mondi sempre più vicini. «E’ importante creare un solido rapporto di fiducia, soprattutto tra pediatra e genitore» conclude Andreoli. «Questa poi si rifletterà sul bambino. Che ha bisogno di non rimanere in un ruolo passivo, ma durante una visita deve essere coinvolto. Meglio quindi che il dottore non porti il camice, come fanno ormai in tanti, che gli spieghi cosa sta per fare, che gli dica il nome degli oggetti che sta utilizzando. Un classico, ad esempio, è raccontare a cosa serve quello strumento da nome difficile che si chiama stetoscopio. E mai avere fretta, prendersi tutto il tempo per la visita, soprattutto se il bambino all’inizio dimostra un po’ di diffidenza».
FONTE: http://www.corriere.it/salute/pediatria/13_settembre_25/paura-dottore-pediatria_ffbe442a-2523-11e3-bae9-00d7f9d1dc68.shtml
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