Errore o orrore?

😳Errore o 😱Orrore?

Nel pensiero comune l’errore è purtroppo considerato come un vero e proprio orrore e in quanto tale tale, l’errore si segna con la temutissima penna rossa. ✍

Ma l’errore è davvero un nostro nemico da sconfiggere ? L’errore di grammatica, di ortografia, di lettura o di matematica è un punto di non ritorno che sancisce l’andamento scolastico di ogni alunno o possiamo considerarlo il punto di partenza per apprendere?

La risposta sembrerebbe scontata, d’altronde lo diciamo sempre che sbagliando si impara, ma come si può imparare dall’errore?

Ecco 5 strategie per trasformare l’errore in quello che Gianni Rodari chiamerebbe errore creativo.

  1. L’errore può diventare una storia: “Da un lapsus può nascere una storia, non è una novità. Se, battendo a macchina un articolo, mi capita di scrivere «Lamponia» per «Lapponia», ecco scoperto un nuovo paese profumato e boschereccio: sarebbe un peccato espellerlo dalle mappe del possibile con l’apposita gomma; meglio esplorarlo, da turisti della fantasia. Se un bambino scrive nel suo quaderno «l’ago di Garda», ho la scelta tra correggere l’errore con un segnaccio rosso o blu, o seguirne l’ardito suggerimento e scrivere la storia e la geografia di questo «ago» importantissimo, segnato anche nella carta d’Italia. La luna si specchierà sulla punta o nella cruna? Si pungerà il naso?“- parola del maestro Rodari.
  2. Segniamo l’errore cerchiandolo con un colore verde. Basta linee rosse rimarcate.
  3. Osserviamo, studiamo, scardianiamo l’errore. Cosa c’è dietro l’errore? Facciamoci delle domande per capire da dove è nato l’errore.
  4. «Dalle scienze cognitive arriva l’idea che se l’errore non è una colpa, non è neppure un sintomo di disfunzione, è l’approssimazione alla conoscenza che tutti noi facciamo» (Daniela Lucangeli) L’errore è la ricerca che il bambino fa nel tentativo di costruire sapere, per cui l’errore non deve essere legato ad emozioni negative. Non diciamo con tono di rimprovero: “Guarda quanti errori, hai sbagliato!”, ma proviamo a riconoscere in quegli errori il tentativo di comprendere e di imparare.
  5. Giochiamo con l’errore. Ad esempio facciamo la caccia all’errore cosicché il bambino possa entrarci in confidenza e stringerci amicizia

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Per approfondire: L’errore creativo, ecco perché celebrarlo

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